In origine possedimento dell’abbazia di San Paolo, passò nel Trecento agli Orsini, che la vendettero nel 1558 alla famiglia Cesi. Nel 1656 fu colpita da una terribile pestilenza, che sterminò buona parte della popolazione, e nel 1678 divenne feudo dei Borghese. Durante il Risorgimento fu sede di una sezione della Giovine Italia di Mazzini. Il toponimo deriva dal nome dell’abbazia cui l’abitato appartenne per lungo tempo; è sconosciuta, invece, l’origine della specificazione, che appare solo a partire dal Settecento. Agli Orsini si deve l’edificazione, nel X secolo, dell’imponente rocca medievale che domina l’abitato con i suoi massicci torrioni cilindrici: la costruzione, ampiamente rimaneggiata tra Quattro e Cinquecento e poi nel 1950, custodisce al suo interno eccezionali decorazioni raffiguranti vedute dei monumenti di Tivoli. Tra il Duecento e il Trecento avvenne la costruzione della chiesa parrocchiale di San Nicola di Bari, a navata unica: all’interno si ammirano interessanti affreschi, un quattrocentesco crocifisso in legno dipinto e un bel tabernacolo in legno intagliato e dorato risalente al Cinquecento; nella torre campanaria, inoltre, è conservata una campana forgiata nel 1390. La chiesa di Santa Lucia è citata a partire dal Quattrocento mentre quella di San Rocco fu edificata in seguito alla pestilenza del 1656.
"FAI VIVERE L'AMBIENTE
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DIFFERENZIA CON LA MENTE"